sabato 20 gennaio 2007

Indovinello Taoista ( Wu Wei )

In un villaggio centro-orientale della Cina, viveva un vecchio mercante, aveva una figlia la cui bellezza era famosa in tutta la regione. Quando un giorno alle orecchie del vecchio e ricco governatore della provincia, giunse voce di tale bellissima fanciulla, allora decise di andare a trovare il vecchio commerciante, per poter verificare di persona, se quanto si diceva fosse vero.
Arrivato in pompa magna, alla casa-negozio del commerciante, si presentò a questo, elogiando su quanto aveva udito sulla straordinaria bellezza di sua figlia. Tosto lo invitò a presentarla, per poter vedere con i suoi occhi se quanto si diceva era realtà.
Il vecchio commerciante, tra l’intimorito e l’inorgoglito, chiamò sua figlia. Il governatore, alla sua vista restò senza fiato. Dopo aver fatto i doverosi complimenti, si rivolse in disparte al padre chiedendogli, subito la mano della sua diletta. Questo stupido, per la tanta differenza di età rispose balbettando, per non offendere il dignitario, che lui non avrebbe mai deciso nulla, se non prima di aver ascoltato sua figlia.
Allora, il governatore dopo aver prima elencato i molti vantaggi di tale unione, disse che sarebbe ripassato nel pomeriggio, per sapere la decisione.
Il vecchio padre, imbarazzato parlo con la giovane, ma questa si mise subito a piangere, dicendo che non l’amava e che era troppo anziano per lei. Il padre la rassicurò, dicendogli che non l’avrebbe data in sposa a nessuno contro la sua volontà. Arrivati al pomeriggio, il vecchio governatore, rivolgendosi al commerciante disse: “ allora avete deciso?”, con aria di chi pensa di aver già vinto. Il suo sguardo si oscurò alle parole di diniego del vecchio padre, e voltandosi si allontanò, dicendo: “ritornerò!”.
Infatti dopo alcuni giorni, il governatore ritornò, e con aria sprezzante e sicura disse: “ ho preso molte informazioni sulla vostra disastrata situazione economica, so che state fallendo e dovete molti soldi a diverse persone. Ma ora non siete più debitore ad alcuno, poiché lo siete solo con me, in quanto ho rilevato tutti i vostri debiti, ed ora io sono il vostro unico creditore.
Il vecchio commerciante impallidì, poiché immaginava a cosa voleva arrivare, e balbettando disse: “ o mio illustre signore, so che quanto vi devo è molto, ma spero che mi diate del tempo, vedrete che sarete onorato”. Il dignitario sarcasticamente rispose: “non credete che questi debiti abbiano atteso già molto, ma se voi riuscite a convincere la vostra adorabile figlia a sposarmi, io come generò vi prometto che cancellerò tutto e potrete vivere una vita futura molto agiata.
Nel mentre la ragazza aveva ascoltato tutto, allora si avvicinò piangendo, supplicando il signore di non rovinare suo padre, e che a lei era ben nota la saggia bontà e l’onore di sua signoria, cercando, così, di toccare il suo orgoglio.
Il governatore, imbarazzato disse: “propongo un gioco, se tu indovini io cancellerò tutti i debiti di tuo padre senza chiederti in moglie, ma se vincerò tu dovrai sposarmi ed io sarò ugualmente generoso.
La fanciulla, se pur diffidente, accettò, mentre il governatore si chinava verso terra, dicendo: “ora, prendo due sassi, uno di colore bianco ed un altro nero, metterò le mani dietro e mescolerò, se tu mi dirai in quale mano sta il sasso nero, tu hai vinto, altrimenti avrai perso”, mentre accadeva tutto questo, la fanciulla notò, che il governatore aveva preso solo due sassi bianchi. In un primo momento fu presa dal panico, poiché non poteva rinunciare al gioco, unica via di salvezza e ne tanto più, poteva sbugiardare pubblicamente il dignitario, ferendo così il suo orgoglio, e andando contro alla sua certa vendetta. Ora ditemi cosa fece la fanciulla, accettando il gioco e salvare tutto?

Soluzione Indovinello Taoista ( Wu Wei )

Nan-in, un maestro giapponese dell’era Meiji (1868-1912 ), ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen.
Nan-in servì il tè. Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare.
Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì a contenersi.
“ E’ ricolma. Non ce n’entra più ! “.
“ Come questa tazza “, disse Nan-in “ tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo Zen se prima non svuoti la tazza ? “.

lunedì 13 novembre 2006

Lao Tzu 33° Massima del Libro Tao te Ching

Conoscere gli Altri è Saggezza
Conoscere se stessi è Illuminazione
Dominare gli Altri è Forza
Dominare se stesso è Superiorità
Ricco è colui che basta a se stesso

Il Ch' i nella forma Yin - Yang ( Tao Te Ching )

Ogni cosa
ha dietro di se l'ombra ( yin )
avanti a se le luce luce ( yang )
e trovano armonia nell' immateriale respiro
CH' I